Scoprire Casaprota
Ultima modifica 24 luglio 2024
Storia
Il comune di Casaprota comprende, oltre al capoluogo, il borgo di Collelungo Sabino; sorge nell’alto bacino del torrente Farfa.
Ancora oggi i due borghi conservano il carattere di centri agricoli, attestato già da reperti ed iscrizioni risalenti al periodo romano e riconducibili alla presenza di ville rustiche e fattorie, di cui, purtroppo, non si sono conservati resti.
Anche durante il Medioevo si conservò tale carattere agricolo e proprio in questo periodo, nel 776, si attesta per la prima volta il toponimo di Casa Perotis o Casa Perotae: esso indicava un possedimento del duca Ildeprando di Spoleto. Il possedimento fu in seguito acquisito dalla potente abbazia di Farfa, insieme ad altri terreni di nobili longobardi.
Tra VIII e IX secolo, il territorio fu sottoposto ad un intensivo sfruttamento agrario, tra l’altro con l’impianto di numerosi castagneti, oggi scomparsi e rimasti solo in alcuni toponimi.
Ai primi decenni del X secolo risale la costruzione del castello di Casaprota, probabilmente voluto dagli stessi monaci dell’abbazia.
Nell’anno 1043, invece, si attesta per la prima volta il toponimo di Collelungo, in un documento in cui si fa riferimento all’acquisto di questo fondo da parte dell’abate Americo per trenta libbre di argento.
Il toponimo Collelungo è molto comune, rendendo difficoltoso proporre identificazioni certe in assenza di elementi univoci. In effetti, nessuna delle citazioni contenute nei documenti dell’abbazia di Farfa, contrariamente a quanto creduto, si riferisce all’insediamento attuale, la cui origine non è ben chiara.
All’inizio del XII secolo, il castello di Casaprota è probabilmente in possesso dei De Romania – la più potente famiglia nobile della Sabina a quell’epoca –, che ebbero una forte controversia con la consorteria dei Camponeschi per il possesso della chiesa di Sant’Angelo.
Le prime notizie certe di Collelungo compaiono soltanto nel XIV secolo nelle liste del sale del comune di Roma e nel registro delle chiese della diocesi di Sabina del 1343, che evidenzia ivi la presenza di numerose chiese e cappelle, soggette, però, alla chiesa arcipresbiteriale di Sant’Angelo. Tuttavia, non si ha nessuna notizia certa su chi fossero i signori del castrum fino agli inizi del Quattrocento. Si ha qualche notizia riguardante le quote di cosignoria, ripartite tra Sanguigni e Mareri. Nel 1480, tuttavia, gli Orsini ne risultano gli unici signori.
Sempre nel Quattrocento il Castello di Casaprota è in mano ai Brancaleoni, da cui passa poi passò anche esso in mano agli Orsini.
All’incirca a questo periodo risale la costruzione della porta d’accesso a Casaprota, con volta a botte, di cui oggi è possibile osservare gli alloggiamenti in pietra per i cardini.
Alla morte di Enrico Orsini nel 1604, Casaprota e Collelungo furono annessi nella Camera Apostolica e, subito dopo, nel Governatorato della Sabina.
Negli anni il palazzo di Casaprota passò per varie mani: dapprima appartenne ai Gentili e poi ai conti Vincenti Mareri, che possedevano in zona ingenti beni fondiari ed interessi. Questa nobile famiglia reatina era solita recarsi a Casaprota in villeggiatura estiva.
Nel Cinquecento il palazzo signorile – oggi Palazzo Filippi – fu ammodernato.
I Vincenti Mareri non disdegnavano di compiere interventi munifici per il borgo: in un documento del 1753 si attesta il pagamento di 8 scudi al campanaro di Rieti per la fusione della campana della chiesa di San Domenico e qualche anno più tardi, sul fare dell’Ottocento, il cardinale Ippolito Vincenti Mareri provvide a restaurare ed ampliare la stessa chiesa.
Nel 1816 Collelungo e nel 1817 Casaprota furono inseriti nel distretto di Poggio Mirteto.
Durante la breve Repubblica Romana del 1849, Mazzini inserì Collelungo nel comune di Casaprota. Dopo breve divenne di nuovo comune autonomo, e nel 1854, tramite una riforma di Pio X, fu nuovamente annesso a Casaprota.
Fino al 1923 esso apparteneva alla provincia di Perugia, dopodiché passò a quella di Roma, fino al 1927, anno in cui fu istituita quella di Rieti e vi fu annesso.
Cultura e tradizioni
Sagra della Bruschetta e dei prodotti tipici
Si svolge l’ultimo fine settimana di gennaio.
Degustazioni, spettacoli folcloristici, mostre, musica dal vivo e visite guidate, è la “festa più festa dell’anno”! L’imperdibile evento è dedicato al prodotto di punta del territorio: l’ olio extravergine di oliva di altissima qualità dal sapore intenso e aromatico, noto già ai tempi degli Antichi Romani, che da queste parti si produce da tempo immemorabile. La festa propone l’oro verde della Sabina sul pane artigianale abbrustolito per sottolinearne al meglio il gusto, ma non solo: la festa si svolge l’ultimo fine settimana di gennaio ed in quei giorni l’olio esalta il sapore delle salsicce e degli spaghetti all’amatriciana preparati dalla Pro Loco di Amatrice ed il giorno successivo, invece, esalta la zuppa di farro e tartufo, le fregnacce alla sabinese e le pizze fritte a cura della Pro Loco di Mompeo.
Completano il menù le carni alla brace, i dolci tipici e il buon vino rosso della zona.
Molto ricco è anche il programma degli intrattenimenti con mostre, passeggiate panoramiche a piedi e a cavallo, musica dal vivo, incontri a tema, attività ludiche e laboratori per i bambini e visite al frantoio della Cooperativa olivicola, all’antica “Mola Alfio Marri” del ‘700 e alle mostre.
Fra i momenti più attesi della sagra, gli spettacoli musicali ed in serata, direttamente dalla Sardegna, si esibisce il gruppo folk “Sant’Ignazio” di Laconi, in provincia di Oristano.
Al contempo, si svolge anche l’edizione della Mostra Mercato del Prodotto Tipico che propone una ricca esposizione di prodotti tipici e artigianali della Provincia di Rieti e di quelle limitrofe.
Rassegna cinematografica estiva
si svolge l’ultima settimana di luglio da ormai 28 anni nella piazzetta del centro storico di Casaprota. Ogni sera un film diverso uscito durante l’anno. L’evento è gratuito ed aperto a tutti.
Sagra delle Fettuccine ai funghi porcini
Nelle fresche serate estive, da oltre 40 anni, Casaprota propone un’irresistibile alternativa alle spiagge affollate. Uova, farina, funghi porcini e l’immancabile olio extravergine di oliva: saranno questi gli ingredienti con i quali le cuoche del posto chiameranno a raccolta i buongustai di tutto il Centro Italia. In programma il 12 e il 13 agosto, la Sagra delle fettuccine ai funghi porcini rappresenta l’evento più atteso dell’estate nel piccolo borgo reatino.
È possibile degustare le fettuccine con i funghi porcini accompagnati da serate musicali.
La sagra rientra nell’evento del Ferragosto di Casaprota, che ormai si svolge da 45 anni e che accompagna gli abitanti del paese e tutte le persone che vengono a trovarci da anni con musica, cibo e risate.
Sagra del Raviolo a Collelungo Sabino:
Si svolge la fine del mese di agosto ed è possibile assaporare i ravioli fatti a mano dalle donne del paese, sia dolci che salati, il tutto accompagnato da vino e musica dal vivo.
Andar per olio e per cultura
Evento che si svolge a novembre nello splendido centro storico di Collelungo Sabino. È possibile passeggiare per le vie del borgo e degustare zuppe, vin brulè, bruschetta, panini, pizze fritte e molto altro ancora. Durante il pomeriggio si tiene un concerto di musica classica pressa la Chiesa di Santa Maria della Neve ed è possibile visitare gli antichi palazzi del borgo medioevale e le cantine di artigianato.
Natale tra la gente
Inizia a metà dicembre e si conclude il 6 gennaio. È un evento ricco di appuntamenti tra cinema, teatro ed eventi per bambini ma anche concerti adatti a tutte le età.